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  • 3. La Via Lattea. Stelle, esopianeti e buchi neri

    È il momento di tuffarsi tra le centinaia di miliardi di stelle popolano la Via Lattea, la galassia che ospita il nostro Sistema Solare. Un’esplorazione che intreccia mito, arte e scienza: dalla leggenda della sua origine nella mitologia greca ai dipinti di Rubens, fino alle prime osservazioni di Galileo e alla mappatura di Herschel. Grazie alle moderne missioni spaziali come Gaia, che ha mappato quasi due miliardi di stelle, proviamo ad afferrare la struttura della nostra galassia, passando attraverso migliaia di pianeti extrasolari e spingendoci fino al buco nero supermassiccio che si nasconde al suo centro, con lo sguardo rivolto al futuro della ricerca astronomica. Con interviste a Serena Benatti e Ilaria Musella (INAF). Soggetto, testi e produzione di Lucia Bucciarelli. Supporto editoriale: Claudia Mignone (INAF). Crediti musiche: Pixabay

  • 14. Kourou abbiamo un problema… al decollo

    3,2,1, and liftoff…Quante volte vi sarà capitato di guardare il video di un lancio spaziale e sentire questo conto alla rovescia. Fiato sospeso per alcuni secondi, e poi applausi e attesa per le fasi successive del volo. Ma vi ricordate i primi tentativi di lancio di Space X, esplosi uno dopo l’altro? Sono solo esempi recenti, ma anche all’Esa e alla Nasa incidenti simili ce ne sono stati negli anni. E il loro prezzo, in termini economici e umani, talvolta è stato molto alto. In questa puntata parliamo di lanci andati più o meno male, e cerchiamo di capire cosa prova chi vede andare in cenere davanti ai propri occhi il lavoro di anni, o addirittura decenni. Fra tutti Paolo Ferri, che nel ’96 ha vissuto la sua prima esperienza traumatica nel mondo delle missioni spaziali. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother

  • 2. You are here. Il Sistema solare: pianeti, asteroidi e comete, da Copernico alle missioni spaziali

    Il viaggio attraverso lo spazio e il tempo prosegue attraverso il Sistema solare, il nostro vicinato cosmico, popolato da pianeti e altri piccoli corpi che orbitano attorno al Sole. Molto è cambiato dai tempi di Copernico, che per primo propose il sistema eliocentrico quasi cinque secoli fa. Oggi molteplici sonde robotiche esplorano lo spazio interplanetario per indagare i misteri delle nostre origini cosmiche, come la missione Rosetta che ha visitato la cometa 67P e Hayabusa 2, che ha riportato sulla Terra alcuni campioni dell’asteroide Ryugu. Con interviste a Giangiacomo Gandolfi ed Ernesto Palomba (Inaf). Soggetto, testi e produzione di Lucia Bucciarelli. Supporto editoriale: Claudia Mignone (INAF). Crediti musiche: Pixabay. Crediti audio cometa 67P: Dati: ESA/Rosetta/RPC/RPC-MAG. Sonificazione: TU. Braunschweig/IGEP/Manuel Senfft, CC-BY-NC-SA 4.0.

  • 13. Soluzioni acrobatiche a problemi irrisolvibili (parte 2)

    Storia di un ingegnere che si è trasformato in hacker inventandosi un comando taroccato - l’Esa l’ha chiamato “dirty hack” – per salvare uno degli strumenti del satellite Cluster. Una procedura vietata nel mondo dell’Esa tanto quanto nell’industria. Ma l’unica possibile, per cercare un rimedio. Ecco perché anche questa puntata è stata intitolata “soluzioni acrobatiche”. E poi parleremo un po’ di software e della missione Exosat, la prima europea a portare un computer riprogrammabile a bordo, che gli ha salvato la vita. Con i racconti di Paolo Ferri. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother

  • 1. Il viaggio nell’universo inizia da te

    Galileo. Il viaggio a bordo delle macchine del tempo dell’astrofisica non poteva che iniziare con lui. Con il suo cannocchiale, il suo gesto visionario di puntarlo verso il cielo e le sue rivoluzionarie osservazioni della Luna, dei satelliti di Giove e delle stelle che formano la via Lattea. Poco più di quattrocento anni fa, queste osservazioni hanno portato il genere umano a vedere più lontano nello spazio e nel tempo, mettendo in moto una spirale di invenzioni e scoperte che continua ancora oggi. Soggetto, testi e produzione di Lucia Bucciarelli. Supporto editoriale: Claudia Mignone (INAF). Crediti musiche: Pixabay. Crediti audio Apollo 15: NASA. La voce che legge i brani di Galileo Galilei e Italo Calvino è di Stefano Parisini.

  • 12. Soluzioni acrobatiche a problemi irrisolvibili (parte 1)

    Tutto è pronto per le sette del mattino di domenica 3 settembre 2006. Direttori, politici e giornalisti sono in attesa di assistere a un grande finale: lo schianto della prima missione dell'Esa sulla Luna. Ma c'è un problema. Qualcuno si accorge che Smart-1 si schianterà contro una montagna che nessuno aveva visto, sei ore prima. Come fare per evitarla? Questa è una delle due storie che racconteremo nella prima parte di “soluzioni acrobatiche a problemi irrisolvibili”. La seconda? Tre indizi a riguardo: eliosfera, Giove, trottola. Con i racconti di Paolo Ferri. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother

  • 11. Hubble, un telescopio miope alla nascita

    Il telescopio che ha portato le immensità e le bellezze del cosmo agli occhi di tutti. Che ha fatto brillare il buio più profondo trovando luci, stelle e galassie ovunque. Che ha immortalato le esplosioni più estreme e le nebulose più colorate. Il tutto, con uno specchio della forma sbagliata. Come ci è riuscito? Grazie a un gruppo di coraggiosi astronauti che sono andati fin lassù, in orbita a 500km sopra la Terra, a portargli un paio di occhiali per correggere l’imprevisto difetto di fabbricazione. Così Hubble invece di finire come un flop tecnologico è diventato lo strumento più prezioso di sempre. Lo raccontiamo, in questo episodio, assieme ad Antonella Nota, astronoma all’International Space Science Institute. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother

  • 10. Tre ore per salvare Integral

    Sopravvivere nello spazio senza propulsori, e facendo le capriole regolarmente per scaricare le ruote di reazione. E pure senza possibilità di rifugiarsi, in caso di problemi, in un safe mode. Lo fa da circa quattro anni il telescopio spaziale Integral, che dopo una catena di eventi cominciata nel 2015 ha adottato questa modalità di funzionamento ingegnosa e alternativa, che lo sta brillantemente portando a fine carriera. Con il racconto, la sofferenza e la soddisfazione, di Andreas Rudolph e Richard Southworth, del centro di controllo missioni dell’Esa. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother

  • 9. Tre giorni senza Xmm-Newton

    Un telescopio a raggi X da manuale. Venticinque anni di onorato servizio senza mai disturbare, raccogliendo una mole di dati tale da non riuscire a usarli tutti. Lui è Xmm-Newton, un telescopio spaziale di proprietà congiunta fra Esa e Nasa. Tutto perfetto, tranne un piccolo incidente durato tre giorni nel 2008, nove anni dopo il lancio. E siccome noi di Houston non perdoniamo niente, ne parliamo con Paolo Ferri in questo episodio, con una pillola sull’astronomia X di Stefano Ettori. Musiche: “Contagion”, Scott Buckley; “Sneaky Snooper”, instrumental brother

  • 8. Juice, due settimane per aprire l’antenna

    Lanciato nell’aprile 2023, Juice raggiungerà Giove e le sue lune ghiacciate nel 2031. Pochi giorni dopo il lancio, un’operazione imprescindibile e delicatissima per i suoi scopi scientifici: aprire la lunghissima antenna radar Rime, ripiegata su sé stessa in quattro segmenti su entrambi i lati del satellite. L’antenna, però, è bloccata su uno dei due lati e non vuol saperne di aprirsi. Bisogna scaldarla? Bisogna procedere con le maniere forti, o è sufficiente scuotere un po’ il veicolo spaziale? Due settimane per decidere e provarci, rischiando di compromettere uno degli strumenti di punta della missione. Con Ignacio Tanco, ingegnere dell’Esa e space operations manager di Juice. Musiche: "Contagion", Scott Buckley; "Sneaky Snooper", instrumental brother

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